Il Paese :
Sestriere
 

Sestriere si trova in un ampio e soleggiato colle delle Alpi Cozie, fra la valle del Chisone che sale da Pinerolo e quella della Dora Riparia, in uno splendido scenario. E’ una grandiosa ed elegante stazione sciistica, frequentata anche come soggiorno estivo.

Anticamente denominato "Lapis Sixstraria", perchè situato al sessantesimo miglio da Torino, il piccolo centro di Sestrierès era una borgata di Cesana Torinese. Ceduto, con tutta la Val Chisone, nel 1064 da Adelaide di Susa all'Abbazia di S. Maria di Pinerolo, seguì nei secoli successivi le sorti di tutta la Val Chisone.

Il nome "Sestriere" sembra derivare da "pietra sesteria", pietra che probabilmente serviva da punto trigonometrico o di riferimento nella misura delle distanze degli abitanti.

La storia della Valle di Susa e della Val Chisone, risale all’Impero Romano d’occidente, sotto il cui dominio sembra siano sorte le prime abitazioni ed i primi ordinamenti civili. La località subì le invasioni dei Vandali e dei Saraceni ed in seguito quella dei Delfini nella lotta contro i Principi di Savoia. Fu, poi, teatro di lotte nelle guerre per la successione di Spagna ed Austria. In quest’ultima è rimasta memorabile la battaglia dell’Assietta vinta dai Piemontesi contro i Francesi nel 1747.

La data non è certa, 1896 o 1897, comunque in quegli anni Adolfo Kind e amici fecero la loro comparsa nelle valli vicino a Torino con gli sci, quei "pattini da neve" che sembravano una divertente follia. Adolfo Kind, ingegnere chimico svizzero ed alpinista accademico residente a Torino, fu il primo a far arrivare dalla Svizzera due paia di "ski" ed iniziò le prime "esercitazioni skiistiche" al Valentino, al Monte dei Cappuccini, poi a Pra Fieul (Giaveno), in Valle di Susa (Moncenisio e Valle Stretta) e, appunto, in Val Chisone.

Nemmeno quarant'anni dopo tra il 1928 ed il 1932, il senatore Giovanni Agnelli (nonno dell'attuale presidente della Fiat) fece costruire, sulle vaste e panoramiche praterie del colle del Sestriere, due edifici alberghi "a torre", con rampa elicoidale e senza gradini. Vennero anche installate le prime due funivie, dirette ai monti Banchetta e Sises.

Il senatore aveva capito, con straordinario intuito e istinto, il successo a cui stava andando incontro lo sci, che si praticava a Claviere, salotto chic piemontese.

Al colle del Sestriere la borghesia emergente saliva in audaci Balilla; in camion e in pullman arrivavano invece i gruppi dopo lavoristici di appassionati, precursori degli attuali sci club, per i quali il sogno del paradiso montano a buoni prezzi si realizzava. La facile ripetibilità delle discese rappresentava inoltre la possibilità, per turisti ed atleti, di migliorare lo stile, la potenza e la velocità.

Si poteva alloggiare in alberghi per tutte le tasche, dalle "suites" miliardarie dei principi di Piemonte al lussuoso Duchi d'Aosta, al più popolare Torre. Il successo non fu casuale: la modernità e la classe delle infrastrutture attiravano una clientela internazionale di alto livello; la vicinanza a Torino e la facilità di comunicazioni faceva accorrere i ceti medio e popolare; una sapiente politica promozionale aggiungeva lustro con le grandi competizioni.
Nasceva e acquistava sempre più una maggiore risonanza così un centro di sport invernali che si sviluppava via via rapidamente, assumendo in breve tempo fama internazionale.

Inoltre una sapiente politica promozionale aggiungeva lustro con le grandi competizioni come la "Sei giorni internazionale" che si disputava su sei piste diverse, poi divenuta la "Tre Funivie".

La tradizione delle grandi gare continuò nel dopoguerra: mitica fu l’edizione del Kandahar nel 1951 quando Zeno Colò trionfò nella discesa libera sui pendii del Rio Nero; e, poi, Moltere, Duivillard, Schranz, Killy, il battesimo della Coppa del Mondo. Su quel podio al Colle è passato tutto il Gotha dello sci.

Per arrivare ai giorni presenti, primi figli del 2000, ricordiamo che ormai gli impianti di Sestriere fanno parte del comprensorio della "Via Lattea", che collega tra loro le varie località piemontesi per un totale di 400 km. di piste ad alta quota, in grado di soddisfare anche gli sciatori più esigenti. Da quel lontano 1928 Sestriere non si è più fermata….

Il resto è storia di oggi, da quell’esaltante "doppietta" di Alberto Tomba in gigante e in slalom nel 1987, al primo slalom notturno di Coppa del Mondo vinto ancora dal fenomeno bolognese nel 1994 alle tante gare fino ai Mondiali del febbraio del 1997.