appunti di volo

Bonifacio, un guardiano tra le falesie

di Valeria Rosa

Bonifacio e le falesie
Bonifacio
La cittadella
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La Cittadella di Bonifacio

La visita alla Cittadella, la città alta, si inizia proprio dalla Rampe de la Marine, l'antica via gradinata che penetra sotto la piccola rocca e che fu per molto tempo l'unica entrata della città.
Alla sua sommità si gode un bel panorama su entrambi i lati del promontorio.
Costeggiamo il Bastion de l’Etendard, che fu attrezzato nel 1500 per l’installazione di pezzi di artiglieria pesante. Utilizzato per la guarnigione fino alla Rivoluzione francese, oggi ospita un piccolo museo.
Si entra ora nel cuore di Bonifacio dalla Porte de Gênes.

Sbuchiamo in una piazzetta, Place d’Armes. Per terra ci sono dei lastroni circolari che ostruiscono i granai dove venivano immagazzinate le riserve alimentari della città in caso di assedio.
Davanti ci si presenta un intrico di vicoli e stradine strette, con una rete di edifici storici e negozi di artigianato.
Un brulichio di gente rende quasi difficile camminarvi, ma lo spettacolo merita il lieve disagio per la calca.
Le strette case bonifacesi tradizionali sono degne d'attenzione: un tempo erano vere e proprie fortezze a cui si accedeva attraverso una scala esterna, ritirata al cadere della notte. Internamente, al pianterreno, intorno al cortile, si trovavano un frantoio d'olive, una cantina, una riserva di grano e talvolta una stalla per l'asino. Ogni abitazione possedeva inoltre il proprio forno e la propria cisterna alimentata da un ingegnoso sistema di grondaie.
Gli edifici erano composti originariamente di un solo piano, ma poi, nel XIX secolo, furono soprelevati, acquistando l'aspetto attuale. Tale ristrutturazione è motivata dalla forte crescita demografica di quel periodo e dalle dimensioni piuttosto ridotte della città. La case odierne, a tre piani con balconi, non superano però per questione di sicurezza l’altezza dei bastioni e sono costruite in pietra calcarea presa dalla falesie e poi tinta con colori pastello.
Un sistema di archi le collega le une alla altre. Le arcate che attraversano strade e vicoli sono canalizzazioni attraverso le quali le acque piovane che cadono sui tetti della città affluiscono verso profonde cisterne.

Diverse sono ancora le cose meritevoli di esser viste, tra un angolo e l’altro, tra profumi e oggetti per i turisti, ma per evitare una noiosa elencazione, vi rimando all’efficace approfondimento tratto dal depliant dell’Ufficio Turistico.