PIANI DI VOLO

Tra i ricami naturali delle grotte di Nettuno

di Francesco e Angela

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A volo radente
La posizione delle grotte

La grotta di Nettuno è situata all'interno del Capo Caccia geologicamente costituito da rocce calcaree del periodo Cretaceo, la cui età è compresa tra 135 e 65 milioni di anni, sul versante battuto dal vento maestrale e dalla violenza del mare.

E’ una vera perla della natura, una di quelle meraviglie geologiche che stupiscono, affascinano e lasciano un ricordo indelebile in coloro che abbiano la possibilità di conoscerla, attratti da uno scenario di incomparabile bellezza creato da eccezionali concrezioni e dalla trasparenza del suo lago interno.

È una grande grotta che ha uno sviluppo totale di 2.500 metri, con numerose sale, ampie gallerie, limpidi laghetti, profondi pozzi, angusti cunicoli che la rendono molto complessa. AI suo interno, riunisce una serie di peculiarità naturalistiche senza eguali, tanto da farla ritenere una delle più interessanti e pregevoli dell'intero bacino del Mediterraneo.

Dal punto di vista storico, le prime notizie vengono fatte risalire alla fine del 1700; da allora numerosi autori si sono occupati della grotta, decantandone le bellezze e paragonandola ad altre famose cavità d'Europa giungendo fino a ritenerla superiore.
Però è soprattutto nella prima parte dell'800 che l'accresciuta fama delle Grotta di Nettuno richiama celebri visitatori, fra i quali si annoverano anche principi e re. Si ricorda in particolare Carlo Alberto di Savoia che la visiterà in ben tre occasioni: dapprima come Principe di Carignano nel 1829, successivamente nel 1841 e nel 1843 come sovrano del Regno di Sardegna.
E il visitatore odierno potrà fare un salto indietro nel tempo, osservando le due lapidi in marmo situate sulle pareti della sala della Reggia, incise a ricordo delle prime due visite di Carlo Alberto.