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di Francesco e Angela

Cattedrale

La Chiesa di S. Maria, eretta nei primi decenni del sec. XIII in forme romanico-gotiche pisane, venne ampliata nel 1274-1300 e in gran parte trasformata nel 1660-1702 in forme barocche.
La facciata è rifacimento moderno; originale è l'architrave del portale mediano; i bracci del transetto conservano la struttura della fine del sec. XIII e hanno bei portali; in quello di destra (ingresso abituale) sopra l'architrave è un frammento di sarcofago romano.

L'interno (restaurato), a tre navate, conserva della costruzione originale due cappellette gotiche nel transetto.
Ai lati del portale mediano ci sono due pulpiti romanici, già formanti un unico ambone, opera di un maestro Guglielmo (1159- 62) e provenienti dal Duomo di Pisa; dello stesso sono anche i quattro leoni stilofori agli angoli del rialzo del presbiterio.

Nella seconda cappella destra, si trova un pregevole statua lignea della Madonna, del sec. XIV. Il tabernacolo e il paliotto in argento dell'altar maggiore e la lampada al centro del presbiterio sono opere barocche del '600. Nella cappella gotica del transetto sinistra vi è un polittico di M. Cavaro (XVI sec.); in fondo è il mausoleo di Martino II d'Aragona, di G. Aprile (2& metà del '600); nella cappella gotica del transetto è custodita una copia del trittico attribuito a Van der Weiden conservato nel Museo Capitolare.

Dal presbiterio si discende al SANTUARIO, diviso in tre cappelle; alle pareti, decorate a stucchi, si notano piccoli loculi con presunte reliquie di martiri cristiani e alcune fronti di sarcofagi romani. Preavvisando si può visitare la vecchia sagrestia, con accesso dal transetto destro, di architettura gotico-catalana (xv sec.), l'aula Capitolare con dipinti di scuola napoletana e fiamminga.
Inoltre un piccolo Museo che raccoglie i pezzi più importanti de ricco tesoro della Cattedrale; tra l'altro, un trittico di maestro fiammingo del XV-XVI sec., forse Van der Weiden, un ostensorio d'oro del '700 ricco di 1500 diamanti, e un ostensorio di argento dorato del Cahier, donato da Luigi XVIII alla moglie Maria Luisa di Savoia, sepolta nella cattedrale.