appunti di volo
appunti di viaggio
Due passi da Bardonecchia alla frazione di Melezet
di Valeria Rosa
 
dal Borgo Nuovo a quello Vecchio
proseguo per les Arnauds
da Les Arnauds al Melezet
 

Da Les Arnauds a Melezet

Da Les Arnauds in una decina di minuti, seguendo la strada carrozzabile, si giunge a Melezet, borgata di antiche tradizioni, a 4 km da Bardonecchia, sulla riva sinistra del torrente omonimo, fra campi di segala e praterie che scendono dalle pareti della montagna. Al di là del torrente, invece, ci sono praterie e pinete bellissime che costituiscono in inverno uno dei campi più frequentati dagli sciatori. Il nome Melezet deriva dal francese "mélèze" e dal piemontese "maleso" (larice, larix). Nel 1688 uno spaventoso incendio distrusse quasi completamente il paese che dovette essere ricostruito.

Il nucleo più antico è raccolto intorno alla bella chiesa di Sant'Antonio, ricostruita completamente tra il 1694 ed il 1698, a pianta rettangolare. Comprende un 'unica navata a tre campate, nella quale le colonne laterali delimitano piccole cappelle. E’ preceduta da un portico esterno su gradinate. All'ingresso, a destra ed a sinistra, ci sono due dipinti (1730 circa) raffiguranti la Madonna col Bambino e le anime del Purgatorio, iconografia classica all'ingresso delle chiese. Il dipinto del retable dell'altare maggiore raffigura la Madonna col Bambino, Sant'Antonio ed un angelo, datato 1698. Il Fonte battesimale risale all'inizio del XVII secolo. E' in pietra locale, molto semplice: una vasca a vaso con decorazioni a petali. Elementi decorativi caratteristici della chiesa sono le cascate e le ghirlande di frutta e fiori, che impreziosiscono la parete di fondo dell'abside, conosciute con il nome di grappoli del Melezet. Sono intagli lignei con decorazione policroma vivace e doratura, risalenti alla fine del sec.XVI inizio XVIII . Il campanile è stato anch'esso parzialmente ricostruito alla fine del '600. Costituisce un pregevole esempio di campanile dell'Alta Valle Susa e del Delfinato, che imita lo stile romanico lombardo ma da cui si distacca per il coronamento e la guglia ottagonale.

Sulla piazza della chiesa ha sede la scuola di intaglio del Melezet, una scuola di antica tradizione che ancora oggi trasmette ai giovani locali le tecniche di lavorazione e decorazione del legno e produce sculture ed intagli tipici. Una produzione caratteristica è costituita appunto dai cosiddetti grappoli del Melezet, cascate e ghirlande di fiori e frutti multicolori e dorati, di ispirazione settecentesca. In quasi tutti i paesi della Valle di Susa si ammirano le opere d’arte di questa scuola: pulpiti, statue di legno, conche battesimali, portali, ecc.

A Melezet è presente un altro edificio di interesse artistico: la Cappella della Madonna del Carmine (a 100 metri dalla parrocchiale). Venne costruita nel 1647 in onore della Vergine e di S. Giuseppe e l'attuale campanile fu ricostruito nel 1669, in sostituzione del precedente più piccolo danneggiato nel 1668. Il retable maggiore (1679) è attribuito al maestro Jacques Jesse, uno dei migliori esecutori di tali arredi in tutta l'alta valle Susa ed il brianzonese, in cui importava i modelli della cattedrale di Embrun, città di cui era originario. Anche il bel portale ligneo della cappella, decorato con tralci di vite a bassorilievo, viene attribuito a questo grande artista. La Cappella del Carmine è adibita a museo storico, artistico ed etnografico, significativo nel panorama delle Alpi Occidentali. Ospita infatti una parte dell'importante raccolta di arte sacra del cosiddetto Museo del Melezet: statue lignee policrome piccole e grandi dimensioni, candelieri, arredi, piccole ancone, tele e quadri, oreficeria, paramenti liturgici provenienti dalla Chiesa parrocchiale e dalle numerose Cappelle delle frazioni Melezet e Les Arnauds.

Ad un chilometro circa dalla chiesa parrocchiale, in località Pian del Colle, si trova che la cappella di S. Sisto, risalente alla seconda metà del 1400, decorata sia all’esterno che all’interno da affreschi risalenti al sec. XV. La facciata si prolunga oltre il tetto in lose con una celletta campanaria.

Qui termina il nostro itinerario, ma da Melezet (nella stagione estiva e non) si può raggiungere la Francia (Vallata della Claree - Nevache - Briançon) tramite la strada asfaltata che attraversa il colle della Scala o si può entrare nella stupenda Valle Stretta, vero paradiso degli escursionisti ed alpinisti, sia d'estate che in inverno.