La città
Il territorio
Borgo mediovale
La casa delle Arti Liberali
L'antico Comune
Torre civica
Chiesa di San Giovanni
Palazzo Cavassa
La Cattedrale
Breve storia
cartina della città


Fonte: Assessorato al Turismo


SALUZZO


Passeggiando per il Borgo medioevale

Sovrastato dall'imponente Castello dei Marchesi, denominato tradizionalmente Castiglia, il borgo medievale si presenta come un rapido susseguirsi di viuzze acciottolate, ripide gradinate, muri con edere e muschi, chiese, conventi e palazzi nobiliari raccolti attorno a giardini nascosti. Logge, terrazze, altane animano i prospetti interni, mentre i portici a piano terreno e i loggiati aperti ai piani superiori conferiscono agli edifici un aspetto elegante ed armonioso.

Ai piedi della collina sorsero opifici e mercati, presero quindi forma i quartieri ottocenteschi.
Le mura di fortificazione cedono gradualmente il passo a edifici porticati, disposti lungo l'asse viario dei Corsi Italia e Piemonte, su cui si innesta la costruzione del Quartiere di cavalleria, divenuto successivamente Caserma degli Alpini intitolata a "Mario Musso". Oggi l'imponente fabbricato, di proprietà del Comune, è sede di manifestazioni fieristiche e della Fondazione "Amieto Bertoni".
A metà ottocento viene aperta quale via allo scalo ferroviario l'attuale via Silvio Pellico, isola pedonale divenuta vero polo di aggregazione della città, che trae il nome dallo scrittore risorgimentale nato proprio a Saluzzo, in Piazzetta dei Mondagli, nella casa medievale in cui a breve verrà aperto il Museo Silvio Pellico, che raccoglie cimeli, manoscritti e numerose e rarissime edizioni de "Le mie prigioni", la sua opera più celebre.

Passeggiando lungo le vie acciottolate della cittadella medievale è ancora possibile scorgere gli echi del fiorente passato, significato dagli edifìci tardogotici e dagli inediti "tesori" delle chiese, ricchi di paramenti, arredi, reliquiari, tele, sculture.

Centro della vita politica del Marchesato e ideale punto di partenza di un itinerario turistico è l'antico Castello dei Marchesi, meglio noto come Castiglia.
Edificato nel 1270 dal Marchese Tommaso I al vertice del Borgo superiore, fu restaurato nel 1492 da Ludovico II per l'arrivo della seconda moglie Margherita di Foix, rinnovandone splendidamente l'arredamento e le decorazioni "a grisaille" di soggetto profano ed aggiungendo il giardino ed il nuovo torrione rotondo.
Tra il 1821 e il 1825 l'antica dimora signorile, ormai ridotta a romantica rovina cantata dalla poetessa Diodata Saluzzo - Roero, venne radicalmente ed irrimediabilmente trasformata per essere adattata a carcere, destinazione d'uso che ha mantenuto fino al 1992.
Di fronte, si ergeva la "platea", lo spiazzo destinato alle fiere e ai mercati, su cui nel 1763 venne sistemata la fontana della Drancia, dalla singolare vasca a forma ottagonale.

Centro della vita sociale ed economica dell'antico Marchesato, l'erta via acciottolata che conduce alla Castiglia è definita da eleganti edifici, scanditi da loggiati, portici, decorazioni in cotto ed affreschi in un continuum armonioso, che i recenti restauri rendono nuovamente visibile.
Vi si affacciano alcuni degli edifici più rilevanti dal punto di vista architettonico dell'antico Borgo Medievale, quali la casa bassa dei Marchesi, il palazzo delle Arti Liberali, l'Antico Comune e la Torre civica.