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In trekking da
BOLOGNA a FIRENZE per gli ANTICHI SENTIERI della "LA VIA DEGLI DEI"
testo di Domenico Manaresi foto di : C. Agostini - V. Cavara - G. Crovetti - V. Giannella |
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PRIMA TAPPA: Bologna) - Bàdolo (370 m) - Monte Adone (654 m) - Monte Venere (940 m) - Madonna dei Fornelli (770 m). Tempo di percorrenza: ore 7 e ½ Dislivello salita: 1050 m Dislivello discesa: 650 m Da Bologna (Porta San Mamolo): per strada asfaltata (Km 19) oppure da Sasso Marconi per sentieri ( Km 9) si raggiunge, la località Bàdolo (possibile trasferimento con mezzi privati). A circa 150 m della trattoria omonima parte, in direzione sud, una bene evidente carrareccia per Monte Adone e Brento. Giunti sul crinale, si perviene ad una casa in costruzione: scendere sulla destra per facili balze fino a raggiungere una casa colonica abitata (Campiuno). Prendere un ripido sentiero sulla sinistra (traliccio ENEL) e seguirlo, ben segnalato ed evidente, fino alla cima di Monte Adone (ore 2,30 da Bàdolo). Dalla croce sulla vetta,
evidente carrareccia che conduce a Brento in circa 30 minuti. Da Brento, strada
asfaltata fino a Monzuno (km 9).. E' possibile utilizzare taxi.Da Monzuno si prosegue su asfalto in direzione M. dei Fornelli, e in corrispondenza del Campo Sportivo, a destra per ampia carrareccia in salita si giunge all'Agriturismo Le Campagne da dove si riprende la strada asfaltata che conduce a Monte Venere. Dopo Km 2 di asfalto (cartello segnaletico "FUTA"), bivio a sinistra fino alla Fontana del Mulo. Si prosegue in direzione Sud fino alla località Le Croci (osteria, tagliatelle). Per evidente carrareccia si prosegue fino alla cima del Monte Galletto (m 956) da cui si gode UNO splendido panorama. Evidente discesa fino a Madonna dei Fornelli DI INTERESSE GEOLOGICO: Monte Adone e il contrafforte pliocenico Monte Adone ( 654 m s.l.m.)Panorama bellissimo a 360 gradi: in particolare si può vedere la seconda parte della tappa che parte dall'uscita di Brento su strada asfaltata e sale in cresta sulla collinetta dietro la quale, ai piedi del Monte Venere, si vede Monzuno.
L'aspra ed imponente vetta di Monte Adone, dominante il crinale che fa da
spartiacque fra Savena, Setta e Reno costituisce il più alto rilievo del
cosiddetto "contrafforte pliocenico" (ricco di fossili marini). Si tratta di
una formazione sedimentaria costituita prevalentemente da arenaria che si
estende fra le valli del Reno e dell'Idice. Nel Pliocene (4 - 2 milioni di anni
fa) l'Appennino era pressoché completamente emerso e circondato dal mare
Mediterraneo: è verosimile che la formazione del contrafforte abbia
avuto origine da successive emersioni dal mare delle sedimentazioni derivanti
dai fiumi Setta, Reno, Savena e Idice che sfociavano nella pianura padana
allora ricoperta d'acqua. Le erosioni eoliche hanno poi conferito alle pareti
un aspetto quasi "dolomitico": esempio fra i più belli è quello
delle Torri di Monte Adone, nelle vicinanze dell'omonima cima. |
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