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LA
COSTIERA AMALFITANA : il mito, il sogno, il
desiderio di Antonino Genovese |
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Se avanza una giornata, si consiglia una visita al Parco Archeologico di Paestum, vasto pianoro cinto da possenti opere murarie, nel cui interno si elevano i Tempi dedicati a Cerere ed a Nettuno ; lattiguo museo racchiude preziosi reperti archeologici, di particolare valore sono le tombe a cassa, affrescate allinterno e databili attorno agli anni 480/470 a.c., splendida quella del Tuffatore, formata da quattro grandi lastre recanti scene di un convivio, mentre la quinta che copriva la sepoltura raffigura un soggetto che si tuffa da un trampolino nel mare sottostante, la maggioranza degli studiosi ha interpretato lazione rappresentata come il passaggio dalla vita terrena ( colonne simili ad un trampolino) a quella ( tuffo) incerta ed arcana dellaldilà. Paestum fu fondata da coloni greci di Sibari nel VI° secolo a.c., quale base commerciale nel Tirreno, raggiungibile dalla città-madre, posta sul mar Ionio, senza circumnavigare la Calabria e fu eretta nelle immediate vicinanze del fiume Sele, allora perfettamente navigabile. |
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