appunti di volo

Corsica : montagne, boschi e mare cristallino

di Valeria Rosa

L'itinerario
Cap Corse
Bastia
Spiaggia Rondinara
Bonifacio
Piantarella -Sperone
Roccapina
Sartene
Golfo del Valinco
Le Calanche di Piana
Ficajola
Porto ed il suo Golfo
Scandola
Golfo della Girolata
St. Florent

Viaggio per immagini con la foto gallery:
Emozioni e colori
Bonifacio
Calanche di Piana
Riserva Scandola

MayDay! MayDay!
Le informazioni sui luoghi
Scandola e la sua Riserva

Da Porto prendiamo la barca che compie un giro in giornata nella Riserva Naturale della Scandola e nel Golfo della Girolata.

Tra la Punta Rossa a Sud e la Punta Palazzo a Nord, svetta, con i suoi 560 m d'altitudine, il promontorio della Scandola, lato marittimo del Parco Naturale Regionale della Corsica.
Creata nel 1975, Scandola è stata la prima riserva naturale francese con doppia estensione: marina e terrestre.
La sua superficie terrestre è di 919 ettari ed include più di 1000 ettari di superficie marittima che è parte integrante del Parco naturale.
Dal 1983 Scandola è sulla lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco.
Il promontorio è un impressionante massiccio di origine vulcanica caratterizzato da una grande diversità geologica: riolite rossa, basalto, formazioni prismatiche, a filone, da effusione.
Le cime, modellate dal vento e dagli spruzzi salati delle onde, sono state lavorate dall'erosione che procede, come nel caso dei taffoni per alterazione.
L'erosione marina e la differente resistenza delle rocce hanno creato paesaggi grandiosi ed è tutto un alternarsi di grotte e fessure costellate di muraglie e di picchi appuntiti che si stagliano contro il cielo.

A pelo dell'acqua si sviluppa un'alga calcarea che si infittisce nel corso degli anni fino a formare in alcune grotte veri e propri sentieri.
Caratteristica della zona è il "marciapiede" naturale della punta Palazzu.
Tra l'incredibile ricchezza di specie di alghe ce n'è una, il lythophyllum, che forma dei cuscinetti calcarei duri lungo le rocce.
Così, alla punta Palazzu, si è naturalmente creato un marciapiede di più di 100 metri di lunghezza, su una larghezza di 2 metri (il più lungo che si conosca nel Mediterraneo).
Gli scienziati ne hanno determinato l’età approssimativa: 1000 anni!
La trasparenza e la purezza dell'acqua permettono una rigogliosa vita sottomarina.
Le posidonie, polmone del Mediterraneo, creano un manto erboso fino a 45 metri dalla riva.
Sulle falesie rosse si abbarbica la vegetazione: mirto, lentisco, euforbia arborescente, lecci, fitte macchie di corbezzoli, erica e cisti.

La Riserva è anche luogo di studio degli uccelli rari che nidificano o passano da Scandola: il luogo è di un interesse straordinario per i falchi pescatori, i cormorani cappelluti i falchi pellegrini e le berte grigie.
Il falco pescatore ( o aquila di mare), rapace che trova rifugio sugli speroni rocciosi, è l'emblema della politica di protezione della fauna del parco. Sui picchi, nascosti nei loro nidi costruiti con ramoscelli, sembrano essere le sentinelle di questo universo selvaggio.
A completare il quadretto idilliaco, spuntano all’improvviso dal mare alcuni delfini che si soffermano a giocare con le scie del nostro traghetto: riusciamo a fotografarne uno, anche se non troppo da vicino.