appunti di volo

I gusti, gli odori e l’atmosfera che si respira a Delhi

di Silvia e Marco

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Il centro di Delhi
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I nostri viaggi
Il centro di Delhi

23/02. Sveglia alle 8:00.
Il proprietario dell’ hotel appena ci vede tenta , come previsto, di proporci il tour del Rajasthan, 15 giorni tutto compreso oppure un tour in cammello nel deserto e ci fa vedere album di foto con turisti dall’aria soddisfatta.
Non serve a nulla dirgli che vogliamo andare in Sikkim e che abbiamo già i voli prenotati.
Ci vuole almeno mezzora per scrollarselo di dosso, anche se sappiamo che al nostro rientro ricomincerà a proporci altri itinerari.

Finalmente fuori in strada!
Siamo nel centro di Delhi, nel quartiere di Paharganj. E’ presto, i negozi sono ancora chiusi e regna una calma apparente, lungo la strada solo mucche sacre.
E’ domenica e preferiamo visitare i monumenti della città, perciò contrattiamo per salire su un autorisciò che ci porta alla moschea di Jama Masjid. Questa moschea è la più grande di Delhi e la più importante della zona, qua i mussulmani pregano il venerdì riempiendo il grande cortile dell’edificio.

Sempre in autorisciò andiamo a visitare il complesso del Qutb Minar, 15 km a sud della capitale, esempio di architettura afghana dove domina la torre alta 73 metri e la prima moschea costruita in India. Lungo la strada ci siamo fermati al Gandhi Memorial e al Parlamento.
Rientriamo nel nostro quartiere che nel frattempo ha cambiato completamente aspetto: i negozi hanno aperto e in ogni angolo ci sono "venditori di tutto", guide improvvisate, risciò a pedali e a motore che dribblando cercano di evitare la folla che riempie le strade, formando un autentico groviglio umano.

Abbiamo fatto bene a lasciare, per ora, le bici in camera. Anche qui come in Nepal per sopravvivere al traffico sono necessarie tre cose: un buon clacson, buoni freni, e…buona fortuna.

Le mucche sono le uniche che camminano tranquille, non curanti degli sforzi fatti per evitare di investirle. Moto, risciò, biciclette e mezzi di ogni genere si incrociano strombazzando per segnalare la propria presenza. Per riuscire a sopravvivere, dopo l’impatto iniziale, ci vuole un po’ di tempo.

Quando si cammina, l’importante è seguire il flusso, evitando movimenti bruschi e fermate improvvise. Se si vuole attraversare una strada è buona regola imitare gli altri. Le immondizie della strada vengono continuamente spostate dai lati al centro per essere poi riportate nuovamente davanti ai negozi al passaggio del traffico.