appunti di volo
Un'atmosfera tibetiana in cima al mondo nel Ladakh

di Laura e Daniele
L'itinerario
L'emozione
da Delhi a Manali
da Manali a Leh: passo Taglang
Leh
La Nubra Valley
Diskit, Hunder e Sumur
Consigli e precauzioni

APPROFONDIMENTI
I Gompa

Consigli pratici e precauzioni
  • Per andare in Ladakh è necessario fare le seguenti vaccinazioni: antiepatite A, antiepatite B, antitetanica, antitifica e la profilassi contro la malaria.
  • Per il visto dovete rivolgervi presso il Consolato Generale Indiano in via Larga 16, 20122 Milano.
  • Periodo consigliato da maggio a ottobre. Noi ci siamo andati in agosto. Faceva abbastanza caldo ma era sopportabile. Dopo tutto Leh si trova a 3500 metri di altitudine!!!
  • State attenti a ciò che mangiate e bevete.
  • Quando chiedete una qualunque informazione, soprattutto se si tratta di orari di autobus, assicuratevi di aver capito bene quello che vi è stato detto. Fate attenzione soprattutto nei paesi piccoli. La maggior parte degli abitanti non è in grado di parlare inglese.
  • Purtroppo da quando il Ladakh è stato aperto al turismo è diventato automaticamente vittima dell’inquinamento. I suoi corsi d’acqua sono stati rovinati dalla schiume dei detergenti e le strade sono piene di bottiglie di plastica. A Leh c’è una catena di lavanderie ecologiche, Dzomsa. Qui potete far lavare i vostri vestiti per cifre piuttosto modiche e farvi riempire le borracce con acqua filtrata.
  • Fate attenzione alle tariffe dei biglietti per visitare alcuni monumenti. Molto spesso esistono due tipi di biglietti, uno per gli indiani, a un prezzo irrisorio e uno per gli stranieri, a un prezzo strabiliante e quasi sempre in dollari e non in rupie.
  • Ci è capitato di notare che molti turisti si "divertivano" a fotografare la gente del posto a pochi centimetri di distanza come fossero animali da circo. Un atteggiamento che offende molto la loro dignità. Sarebbe quanto meno carino chiedere il permesso, soprattutto se stanno pregando.
  • Sicuramente verrete "inseguiti" da molti bambini che vi chiederanno una penna, una rupia o una foto. E’ molto difficile non cedere alla loro dolcezza, ma accontentarli sarebbe diseducativo. La maggior parte delle volte lo chiedono più per vizio che per vero bisogno.