appunti di volo

La bianca isola di San Nicola

di Valeria Rosa

SAN NICOLA
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Chiostro e Zona Archeologica

A destra della chiesa vi è un portale che immette nel Chiostro. E’ il più antico (c’è un altro chiostro minore), severo nelle costruzione con volte a crociera, i pilastri in pietra e gli archi che si affiancano alla navata di sinistra della chiesa. Il colonnato ionico, una grandiosa opera per l’eleganza della costruzione, si pregia di medaglioni che raffigurano fiori, stemmi, ecc. Al centro del cortile verde prato del chiostro c’è un pozzo con l’effige diomedea.
Il Cretaccio e la Capraia si estendono davanti. La costa è a picco, sul ciglio di essa, con grande abilità, i Monaci innalzarono una formidabile muraglia di cinta, ora in maggior parte caduta.

Più in là ecco l’ultimo baluardo di difesa: il Torrione dei Cavalieri di San Nicolò. Una lunga scalinata conduce alla camera militare.
Scendendo lungo un viottolo che costeggia la base del torrione, arrivo al restringimento dell’isola, detto "la tagliada", una strozzatura scavata a difesa dell’Abbazia.

Dopo le opere di fortificazione si apre un pianoro, dove si trova la zona archeologica. In essa si vede un’interessante costruzione, completamente restaurata e riutilizzata, ma notevolmente rovinata. Si tratta del grande serbatoio di acqua piovana, detta la Vasca di San Nicola, unica cisterna della zona disabitata.

Subito dopo si trova una costruzione che conserva solo le fondamenta in agglomerato cementizio, l’interno ha un rivestimento rudimentale. Forse è un’antica ara. L’antico altare è posto all’inizio della necropoli greca-romana, che conserva diverse tombe di forma geometrica scavate nella roccia,tra cui quella di Giulia, nipote di Augusto, qui relegata. I sepolcri sono tipici del periodo neolitico: il defunto è rannicchiato sul fianco destro, con la testa rivolta verso mezzogiorno.

Al centro della necropoli c’è una tomba diversa dalle altre: è un tholos (costruzione a pianta circolare di origine greca) che pare dovrebbe essere la tomba di Diomede, eroe greco, approdatovi dopo la guerra di Troia.
E' un posto pieno di suggestione e nello stesso tempo impressionante, qui si possono trascorrere ore di meditazione e di placata solitudine. Tra le pianti di capperi e i gabbiani, lo sguardo non ha confini all’orizzonte.