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				LA
				  GHIRLANDINA 
				 Lagile e
				  slanciata torre Ghirlandina svetta  armoniosamente a fianco
				  dellabside del Duomo, ergendosi a simbolo dellintera città.
				  Laffettuoso vezzeggiativo con cui viene ricordata deriva dalle leggiadre
				  balaustre che ne incoronano la guglia. La parte più antica, i primi
				  cinque piani, sono di epoca romanica (1179), mentre successivamente, su
				  disegno di Arrigo da Campione, vennero costruiti lultimo piano e la
				  guglia ottagonale che si contraddistinguono dalle parti precedenti per lo
				  stile squisitamente gotico. Quanto alle decorazioni, immagini tra il
				  fantastico e lumano, affini a certa iconografia tipica dei bestiari
				  medievali, scandiscono lalternarsi dei piani, arricchiti da archetti
				  pensili e mensoline figurate.  
				Nei secoli, assolse a
				  una funzione ben più importante di quella di una semplice torre
				  campanaria: il suono delle campane scandiva infatti il ritmo della vita
				  quotidiana dei cittadini, segnalava lapertura delle porte della cinta
				  muraria, nonché in caso di pericolo o di allarme chiamava il popolo in
				  adunata. Gli interni, protetti da mura inespugnabili, fungevano da
				  forzieri per la custodia dei tesori e degli atti pubblici. Tra mito e
				  storia, è oggi possibile osservare pendente da un soffitto la cosiddetta
				  "secchia rapita" (una copia), che scatenò aspre le contese tra
				  modenesi e bolognesi, conclusesi con la battaglia di Zapponino, e che
				  Alessandro Tassoni celebra nellomonimo romanzo.   |