Piani di volo Trastevere: una Soho alla romana

di Andrea PIOVANO
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Una Soho alla romana

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Trastevere

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Trastevere non è più la Roma dei "romani de Roma". Lontani ormai gli anni sessanta, è oggi svanito nella memoria il popolaresco, si dileguano fricchettoni e vagabondi e vicoli e piazze si ammantano di nuovo fascino.

Camminare per Trastevere e il vicino quartiere Testaccio significa respirare un’aria internazionale: il vociare e le colorite imprecazioni romanesche come il "moriamma…!" sono stati sostituiti da più discreti "Oh my God!" o "please…", "sorry". Consistenti rendite in dollari hanno imposto la ristorazione veloce, i locali etnici e le botteghe dietetiche che stanno sostituendo gli antichi osti. Dove sono i guanciali appesi al soffitto, le incannucciate, i focolari e le "cofane"? È tuttavia ancora possibile seguire le orme della tradizione in numerose panetterie, pasticcerie, trattorie che, sulla ricerca del "tipico" e del "caratteristico", hanno costruito un lucroso businnes. È ancora possibile assaporare il pane lavorato in mille forme e aromi o la fragranza di dolci preparati secondo le antiche ricette o gustare la trippa con abbondante vino sfuso in osterie vecchio stampo. Ecco però che una sottile sensazione come di artefatto ci assale, ma i bagliori delle strade e un nuovo "caratteristico" locale proprio lì all’angolo paiono ammiccare proprio a noi e allora, di nuovo in estasi, entriamo. I gusti e i sapori sono deliziosi, le occasioni, per chi ama l’antiquariato o immergersi in librerie dell’usato tra pagine ingiallite e volumi introvabili, uniche: tutto è a far bella mostra di sé in una perfetta ricostruzione del casuale e dell’autentico. Come un’aura sacrale avvolge la merce. Noi, nuovi parvenu del terzo millennio, assistiamo a bocca aperta, deliziati, alla messa in scena del "rustico-turistico".

La mattina, fino alle due del pomeriggio, il quartiere è quasi deserto. Nel pomeriggio il rione si risveglia: in un crescendo di voci e passanti si aprono le librerie, le gallerie, gli empori di modernariato, i laboratori artistici, gli spazi autogestiti.

La sera inizia la vita notturna: prima una sosta nelle vinerie per un drink, poi la cena nei ristorantini "in", quindi, per chi è alla ricerca di cultura "off", si popolano teatrini, club e circoli privati con spioncino alla porta. All’una di notte, discoteche e locali alternativi attraggono il popolo della "Roma by night", tanto da contendere il primato ai ritrovi storici di Via Veneto e piazza Navona.

I nostalgici rimarranno delusi, ma la mutazione, attraverso i restauri, sta restituendo al quartiere lo splendore della sua storia secolare. Palazzi e ville si guardano "spolverati" dell’incuria dei secoli. Le basiliche Santa Maria in Trastevere, la più antica di Roma, e Santa Cecilia, al cui interno vi è il Giudizio Universale di Pietro Cavallini, godono oggi dell’originaria visibilità. È di nuovo possibile passeggiare per L’Orto Botanico, godere del panorama presso il Fontanone Dell’Acqua Paola, visitare il Tempietto del Bramante e San Pietro in Montorio.