La città
Itinerario di visita
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dal Borgo al Castello
Il Castello
dal Castello al Borgo
Celebrazioni e manifestazioni
Un pò di storia

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GERACE, passseggiando tra le vie mediovali


Cenni storici

La città sorge a 470 metri sul livello del mare, su una rupe costituita da conglomerati di fossili marini (60 milioni di anni) in posizione incantevole.

Il nome deriva dal greco Jerax, sparviero, secondo alcuni dall'antico nome bizantino Aghia Kiriaki (Santa Ciriaca) o da Jerà Akis - vetta sacra). Il sito fu abitato sin dal neolitico: nel X secolo a.C. la popolazione indigena, costituita dai cosiddetti siculi, ha lasciato testimonianze di una civiltà protostorica molto interessante specialmente intorno all' VIII° secolo a.C., quando questa civiltà si è fusa con quella dei coloni greci provenienti dalla Locrìde Opunzia i quali, prima di fondare la città di Locri Epizefiri sulla marina sottostante, hanno trascorso un breve periodo di convivenza sulla collina.
Il sito continuò ad essere abitato e frequentato anche quando la polis di Locri Epizefiri raggiunse il suo massimo splendore nel V° secolo a.C.. Con l'età imperiale romana la rupe divenne sede di presidio militare. Sotto i Bizantini divenne capitale amministrativa, militare e religiosa. NelI'VIII secolo d.C. il vescovo Cristoforo partecipò al Concilio Ecumenico di Nicea definendosi vescovo di S. Ciriaca (questa è la prima testimonianza del nuovo nome dato alla città dai Bizantini).

Nel X° secolo il Castron era talmente fortificato che riuscì a respingere i ripetuti assalti degli Arabi. Nel 986 cadde nelle mani degli Agareni, ma solo per poco tempo; tornò ad essere bizantina fino alla conquista normanna ad opera dì Roberto il Guiscardo, figlio di Tancredi d'Altavilla (1059). Con i Normanni la città continuò ad esercitare il ruolo di capitale divenendo "città bella, grande ed illustre".

Passò, quindi, agli Svevi e agli Angioini. Caduti gli Angioini, al tempo dei Vespri siciliani, Gerace fu occupata dall'Ammiraglio aragonese Buggero di Lauria che ne fece un suo feudo, ma tornati in Sicilia gli Angioini, Roberto, duca di Calabria, tolse il feudo al Lauria e dichiarò Gerace "città Regia".

Divenne contea nel 1348 e il suo primo conte fu Enrico Caracciolo. Col ritorno degli Aragonesi la città venne elevata a marchesato, primo marchese fu Tommaso Caracciolo. Nel 1502 la città passò al marchese Consalvo De Cordova. Alla fine del XVI° secolo ebbe il suo primo principe: Gìovan Francesco Grimaldi.

Continuò ad essere principato fino all'abolizione del feudalesimo ad opera dei francesi nel 1806 e Gerace divenne Capoluogo di Circondario mantenendo tale ruolo anche durante il periodo borbonico.

Nel 1847, in seguito ai moti rivoluzionari carbonari verificatisi nel distretto, sono state eseguite le esecuzioni capitali dei cinque giovani capi della rivoluzione.

Nella seconda metà del XIX secolo venne fondata una cittadina moderna alla marina (Gerace Marina) per trasferire tutti gli uffici pubblici e lasciare il centro storico incontaminato come centro di rappresentanza. Nel 1934 Gerace Marina cambiò il nome in Locri.

Gerace già da qualche decennio soffriva di un continuo degrado ed abbandono fino a quando, in questa seconda metà del secolo, non si è verificato un nuovo impulso dovuto alla rivalutazione dei centri storici. Oggi conserva la forma urbana medioevale e gran parte del suo patrimonio architettonico.