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Madrid me mata

di Pierfranco

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Parco del Retiro

Il parco del Buen Retiro è uno di quei luoghi dove è piacevole passare qualche ora al fresco, tanto da essere considerato un ritrovo classico frequentato tutto l'anno, ma anche un luogo di vita con giovani che suonano con gente che fa jogging, prende il sole, va in barca sul lago ed altro.

Si tratta del più vasto polmone verde, situato nella centralissima città Madrid, che copre una superficie di circa 140 mila ettari, con viali, spiazzi, fiancheggiati da gruppi di alberi.

Il parco era nel territorio del Duca di Olivares, che voleva situarvi una sorta di città nobiliare: è infatti da questa idea, che deriva il nome del parco, Retiro appunto, che indica un luogo di riposo e di svago per la nobiltà spagnola.

Il progetto fu affidato agli architetti Crescenzi, ma non fu mai portato a termine, anche a causa delle guerre napoleoniche, che sconvolsero la Spagna.
Del progetto iniziale fu realizzata solo una parte del complesso: il “Salone di Regni”, che dopo l’espansione del settecento, oggi ospita il museo dell’Esercito ed il “Cason del buon Retiro”, una sala da ballo dai preziosi interni, al quale si accede dall’ingresso principale attraverso il giardino francese con statue e fontane.
Il lago artificiale risale all’epoca della presentazione del progetto, quindi agli inizi del 1600: sulle sue placide acque si svolgevano finte battaglie e venivano messi in scena drammi, uno spettacolo all’aperto e per di più sull’acqua.

Durante il passare dei secoli il parco veniva sistematicamente arricchito con innovazioni e costruzioni: Filippo V, per esempio, fece costruire il giardino in stile francese, Carlo II volle la fabbrica di porcellana, il re Carlo IV l’osservatorio astronomico. Purtroppo, come accennato in precedenza, durante la campagna militare napoleonica, i Francesi occuparono l’area del parco e la utilizzarono come deposito munizioni, così che il Retiro subì dei gravi danni. Più tardi avvenne l’opera di restauro sotto il regno di Ferdinando VII, il quale cedette poi la proprietà del parco al comune verso la fine dell’800.

Ricordiamo che l'altro grande parco della città è il più periferico Casa de Campo, che oltre a bei boschi offre un parco di divertimenti, una piscina municipale e uno zoo, e viene brevemente descritto nella sezione divertimenti.