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da Capo Galera a Porto Conte
verso la baia di Porte Conte

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Viaggio lungo la costa dei dintorni di Alghero

di Francesco e Angela

da Capo Galera verso la baia di Porto Conte

Ritornati sulla strada statale, quasi subito sulla destra trovate una piccola area di sosta davanti al villaggio nuragico di Palmavera, in buono stato di conservazione, risultato di una lunga serie di rifacimenti che vanno da prima del 1000 al sec. VIII a.C.

Il nuraghe è visitabile, ha una pianta caratterizzata dall'aggiunta di un bastione ellittico e di una torretta alla grande torre che ne costituisce la parte centrale.
Dall'alto del torrione si può ammirare la baia tra Punta Galera (a destra) e Punta Negra (a sinistra), oltre che la tipica macchia mediterranea.

Proseguiamo diritti sulla strada statale per qualche chilometro fino ad arrivare ad un bivio, dove giriamo a sinistra con destinazione Porte Conte.

Ammiriamo la Baia di Porto Conte ed il porto, considerato il più classico tra i porti naturali del Mediterraneo; è il "Portus Nimpharum" (Porto delle Ninfe), denominato così da Tolomeo per le acque di straordinaria trasparenza, con colorazioni che vanno dal verde all'azzurro.
Ha una estensione e larghezza per cui è riparata dai venti e dalle correnti, che le conferiscono la caratteristica di porto naturale.

La baia è formata da piccole insenature, da grotte semisommerse dal mare, da dirupi e dal lungo arenile della spiaggia di Mugoni. I fondali della baia costituiscono da sempre un’oasi naturale di ripopolamento ittico, soprattutto di alcune specie pregiate di pesci.

Al termine della strada si giunge alla Torre Nuova o di Porto Conte da cui si ammira la baia e di fronte tutto il promontorio di Capo Caccia con il suo Monte Timidone, alto m 361, che svetta su tutto.