Piani di volo Passaggio a Torino
 
Sommario
Premessa

da Porta Nuova a Piazza San Carlo

da Via Roma a Piazza Castello

da Via Po a Via Gaudenzio Ferrari

da Piazza Vittorio a Via Maria Vittoria

da Via Maria Vittoria a Piazza San Giovanni

da Piazza San Giovanni a Piazza della Repubblica

da Piazza Emanuele Filiberto a Piazza Statuto

 
Torino da scoprire
alla scoperta del barocco torinese

passeggiando per la Torino liberty
 
Torino da conoscere
... la sua storia
 
photo gallery
Torino da vedere
 
video gallery
Torino movida

Torino by vespa
 

Da Via Roma a Piazza Castello

Si continua lungo i portici, nella seconda parte di Via Roma e, girando a destra in Via Principe Amedeo, si arriva in Via Accademia delle Scienze, dove è situato l’omonimo Palazzo, ora sede del Museo Egizio e della Galleria Sabauda, mentre sulla sinistra si apre Piazza Carignano, piccolo angolo appartato disegnato da Guarino Guarini.

L’omonimo edificio, sempre su disegno del Guarini, fu ultimato nel 1685. La flessuosità della facciata e la tensione barocca delle due scale interne, ne fanno uno dei più suggestivi palazzi del barocco italiano.

In origine residenza del ramo dei Principi di Savoia Carignano, in seguito sede del Parlamento Subalpino e poi italiano. Nella piazza di fronte alla facciata seicentesca, troviamo l’anticagelateria Pepino, il settecentesco Teatro Carignano e l’antico ristorante del Cambio.

All’angolo con Via Cesare Battisti, girando a sinistra, si ritorna su Via Roma, dove si prosegue fino all'incrocio con Piazza Castello, che sintetizza la storia della città, non priva di impronte barocche.


Cuore di Torino, creata dal Vitozzi nel 1584, presenta al centro il Palazzo Madama, in aderenza all’antico Castello degli Acaja; la facciata barocca del palazzo è di Juvarra e risale al 1721. La recente ristrutturazione della piazza, ha previsto la realizzazione di un’ampia isola pedonale, che ha reso a tutta l’area una maggiore fruibilità ed un maggior respiro scenico.


Facendo il giro della zona, muovendosi in mezzo alle nuove fontane, si può visitare la Chiesa di San Lorenzo, unita al Palazzo Chiablese ed al Palazzo Reale, della quale solo la cupola emerge al di sopra degli edifici. L’opera del Guarini è giustamente giudicata un capolavoro del barocco religioso in Europa, con la splendida cupola che sfida le più moderne tecniche costruttive.

Proseguendo verso il fondo di Piazza Castello, si supera la cancellata in ferro, opera di Pelagio Palagi (1835-39).

La cancellata è aperta da un ampio passaggio fiancheggiato dalle statue dei Dioscuri, realizzati su disegno di Abbondio Sangiorgio (1846).

Il lato di fondo della piazzetta Reale è sovrastato dalla lunga facciata del Palazzo Reale, scandito da un corpo centrale costeggiato da due ali laterali più alte. Le sale che custodiscono antichi e pregevoli mobili, quadri e elementi d’arredo, sono in gran parte visitabili. Anche il giardino é realizzato secondo i più famosi modelli europei del seicento: all'interno vi sono sistemate statue del VII secolo, alcune delle quali opera del Ladatte. Il palazzo, realizzato su disegno di Carlo ed Amedeo di Castellamonte, poi modificato dai successivi architetti di Corte, è stato per due secoli residenza sabauda.


Uscendo dal Palazzo e tornando in Piazza Castello, il panorama a distanza è dominato dalla Cupola della Cappella della Sindone, che sovrasta il Palazzo Reale sul lato sinistro.

Proseguendo il giro della piazza, sotto il porticato, sulla sinistra ha sede la Biblioteca Reale, voluta da Carlo Alberto, che custodisce pregiati volumi a stampa, cinquecentine, manoscritti, disegni, pergamene, periodici ed incunaboli; tra i disegni conserva il famoso autoritratto ed il codice sul volo degli uccelli di Leonardo da Vinci. Al piano superiore si trova l’Armeria Reale che possiede una delle maggiori collezioni di armi del mondo.

Proseguendo ancora lungo il porticato della piazza si passa dinanzi alla Prefettura, situata nell’antico Palazzo delle Segreterie, quindi davanti all’Archivio storico e per finire al nuovo Teatro Regio. Fu ricostruito nel 1973 a causa dell’incendio che nel 1936 distrusse l’originale struttura settecentesca di Juvarra e di Alfieri, di cui rimane testimonianza la facciata.

Segui
l'itinerario
sulla cartina