PIANI DI VOLO
Week-end a Trento

di Marilù Brancato
Sommario
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Il Duomo
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I Palazzi
Gastronomia

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Le informazioni sui luoghi
I Palazzi

Particolarità della città di Trento è l’esistenza di numerosi palazzi rinascimentali che si aprono sulle strade del centro storico.
Un giusto percorso che permetta di ammirare i principali, inizia da piazza del Duomo dove ci sono le esclusive Case Cazuffi-Rella, con i portici e le pareti affrescate; lungo via Belenzani si ammirano Palazzo Alberti Colico e Palazzo Geremia con la facciata ricca meravigliose decorazioni. Nel nucleo del centro storico, in via Oss Mazzurana si affacciano Palazzo Cazuffi e Palazzo Tabarelli, che presentano un particolare fronte esterno in pietra a bugnato; in via S. Pietro si nota la Torre Rella di struttura medioevale; poco lontano, Palazzo del Monte e in via Manci, Palazzo Salvadori e Palazzo Tabarelli.

Il "giro al sass" (così i trentini definiscono la passeggiata in centro storico) propone al visitatore edifici realizzati in differenti momenti storici, come ad esempio Palazzo Galasso, Palazzo Trentini (sede del Consiglio provinciale e di esposizioni temporanee d'arte), Palazzo Larcher, la medioevale Torre della Tromba e la settecentesca Fontana del Nettuno in piazza Duomo. Poco fuori del centro storico, l’edificio più famoso per le attività organizzate all’interno è Palazzo delle Albere, attuale sede del Mart, Museo d'arte moderna e contemporanea.

Palazzo Pretorio

Nelle sale del Palazzo Pretorio ha residenza il Museo Diocesano Tridentino che custodisce un ampio numero di opere d'arte provenienti dalla diocesi; tra queste gli otto arazzi fiamminghi disegnati da Peter van Aelst (1497-1531), che durante le riunioni del concilio (1545-63) furono mostrato nella cattedrale.

Castelletto

Il Castelletto presenta interessanti tracce dell'architettura romanica (in particolare le trifore inquadrate in archi a tutto sesto). Il palazzo includeva originariamente le due cappelle di San Giovanni e di San Biagio, in sostituzione dell'attuale sacrestia della cattedrale, e all'ultimo piano l’abitazione vescovile di Federico Wanga e unita alla torre di San Romedio, costruzione caratterizzata dalla singolare successione di pietra e cotto e dagli archetti ciechi sotto la facciata embricata.

Palazzo delle Albere

Innalzato probabilmente intorno al 1550 su commissione del vescovo Cristoforo Madruzzo, è stato soggetto ad un restauro recente che lo ha riportato all’originaria bellezza del passato. Lontano dalla città in passato era delimitato da un grande giardino che arrivava sino all’odierno Cimitero municipale, unito alla zona all’esterno della cinta muraria di piazza di Fiera da un corso che arrivava all’altezza della porta rinascimentale, posta oggi in via Santa Croce.