appunti di volo

Madrid me mata

di Pierfranco

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La vita notturna e la movida

Madrid me mata: troppe le tentazioni, impossibile tener dietro a tutto ciò che succede, bruciando tutte le energie e rimanendo senza fiato anche per i più giovani!

Agli occhi del turista si presenta ancora come la città della movida: una parola quasi onomatopeica coniata a cavallo degli anni ottanta, che trovò il suo manifesto nel film Labirinto di passioni, del regista Pedro Almodovar: un principe arabo arrivava nella capitale spagnola "perché dicono che è la città più divertente del mondo".
Uno slogan che prometteva divertimento 24 ore al giorno e per di più una brillante vita intellettuale, l'esplosione vitale di un popolo che finalmente, dopo i quarant'anni di franchismo, tornava libero e si riversava in centinaia di locali pieni di musica e fumo a parlare e a ballare.

Quando si ritorna a casa, ti rimane un fuoco dentro che ti lascia una voglia bruciante di ritornare nella città dove sei libero di viverla secondo numerosissime opportunità.

Ci sono divertimentì per tutti i gusti: dai cinema, molti dei quali offrono un ultimo spettacolo dopo mezzanotte, ai teatri e teatrini, dai classici agli off-off, hanno tutti vicino un bar o un ristorante per una discussione che può fare l'alba.

Poche città al mondo garantiscono l'offerta di divertimento della capitale spagnola, con orari mattutini, ed il turista cerca la movida per provare quel fuoco che il motore di un divertimento struggente.
È molto più che un semplice svago, è un modus vivendi, una frenesia ed una allegria che ha trasformato la capitale austera di un tempo; la Madrid della nuova era è infatti ottimista e divertente, sensuale e comunicativa, una capitale europea godibile. Locali, discoteche e nuove terrazas aprono in continuazione, si impongono al pubblico e muoiono nell'arco di pochi mesi.

Ogni sera dopo la passeggiata (il paseo), caffè e bar sono il fulcro della vita sociale madrilena e diventano i luoghi di ritrovo di una clientela zapping. Ci si siede al tavolo di un caffè aspettando il tramonto, a guardare con calma il pittoresco andirivieni.
Vi sono moderni cocktail bar, bar de tapas, bar de copas, music-bar, non raffinati ed eleganti come a Barcellona, ma che assolvono magnificamente allo scopo principe delle notti della capitale: divertire e socializzare.
I bar de copas sono invece aperti fino alle tre di notte, e ci si va a bere e ad ascoltare musica dal vivo. Al Chicote (Gran Via, 12) uno dei più famosi, con cocktail e camerieri che sembrano d'altro tempo, il Bar Cock (calle de la Reina, 16), classe 1921, era il preferito di Pedro Almodovar: non fatevi tradire dalla scritta cerrado (chiuso) sulla porta, basta suonare ed entrerete; il Sala Universal (Dr. Esquerdo 2, Salamanca) è un club ben noto per spettacoli di giovani band musicali.

Unici rivali dei bar sono i caffè, autentica istituzione madrilena, molti dei quali rimasti esattamente come un secolo fa. Tra gli indirizzi, il Gijon (paseo de Recoletos 21), fascinoso caffè storico, frequentato sia dai giovani che dagli adulti; il Nuevo Barbieri (Ave Maria 45, Lavapies), un classicissimo caffè spesso usato come set cinematografico.

Le aree storicamente più calde, quelle cioè in cui è abbastanza probabile che ci si possa divertire sono numerose.
Vicino al centro è plaza de Santa Ana, una delle zone più conosciute; il quartiere di Malasana ha nella plaza Dos de Mayo uno dei centri più vivaci e meno standardizzati della vita notturna madrilena adatto agli alternativi. Ed ancora le tradizionali plaza Mayor, la Gran Via, calle del Prado, il paseo della Castellana, le zone di Las Vistillas, e Arguelles per gli studenti, la zona Chueca per i gay, Salamanca per i bar con musica e Huertas, ovunque è un palcoscenico per band di strada, è un brulicare fino a tarda ora di gente che va a bere un drink, al cinema o a ballare.

Gli amanti delle discoteche non hanno che l'imbarazzo della scelta, sono numerosi e così diversi che impossibile darne persino un'idea. In genere le discoteche cominciano a funzionare dopo le 2 , a volte e a certe ore si paga un ingresso e può esserci una certa selezione, per cui può non bastare il look da turista.
I locali sono concentrati in prevalenza nei quartieri di Malasana, Chueca e Lavapies, ma ci si incontrano anche in zona della Glorierà de Bilbao, mentre gli studenti si radunano tra Argüelles e Moncloa, appena sotto la città universitaria.
Si può provare ad esempio il Teatro Kapital, in calle Atocha 125, la discoteca più affollata di Madrid che occupa ben sette piani, ognuno con una precisa offerta: dal karaoke, alla funky music, revival anni `70-'80, al cinema, al bar esotico con tetto apribile, il tutto con una modica spesa di uan decina di euro.
Meno turistico ma amatissimo dai madrileni è il Pacha, calle Barcelò 11, sempre stracolmo fino alle 6 di mattina, mentre nello storico Joy-Teatro Eslava (calle Arenal), potete incontrare il rischio di trovare qualche uomo di sport e di spettacolo.

Chi ha la passione del ballo liscio qui trova sale a dozzine: con dischi o con orchestra in vivo come nei classici Florida e Pasapoga, con una grande sala come il But o con varie sale, dedicate a ritmi vari, come il sontuoso Palazzo de Gaviria (da non perdersi, il mercoledì sera, la sala del tango argentino).

Alla sera, Plaza Maior, riluce come se possedesse un fuoco interiore: i tavolini nella piazza sono occupati da centinaia di persone. Da una parte ci sono musici che improvvisano un flamenco, dall'altra si intona una zarzuela.