appunti di volo
Mantova, piccolo gioiello lombardo

di Costanza Rosso
L'itinerario
Il mito
Le origini della città
Alla scoperta del centro storico
Dal centro storico al Palazzo Te
Palazzo Ducale
Basilica di S. Andrea
Palazzo Te

approfondimenti
PIAZZA SORDELLO
PIAZZA BROLETTO
PIAZZA DELLE ERBE
Le origini della città

Sulla base di scavi effettuati nell’area di Forcello, a circa 15 km da Mantova, sono stati rinvenuti i resti di un antico emporio etrusco, dimostrando come, nel VI secolo a. C., gli abitanti dell’Etruria ebbero qui, sul Mincio, una delle punte più avanzate della loro espansione verso nord-est.

Il dominio etrusco ebbe fine nel 388 a. C., in seguito all’invasione dei Galli Cenomani, e le sue tracce scomparvero con la conquista romana nel 220 a. C.

La città fu poi oppidum romano di scarsa rilevanza, e cominciò a crescere nel X secolo, entrando nei territori di Canossa, cui apparterrà fino a quando, alla fine del XII secolo, si affermò come libero comune.

Nel corso del XIII secolo, Mantova riuscì a mantenere la sua autonomia, nonostante le lotte tra le varie famiglie aristocratiche per assicurarsi il governo della città.

Nel 1328, dopo la breve parentesi dei Bonacolsi, ebbe inizio la dinastia dei Gonzaga, che durò fino al 1707 e segnò la stagione più ricca e felice della storia cittadina.

I Gonzaga, provenienti dal contado, instaurarono una signoria forte dal punto di vista politico e fondamentale da quello artistico, chiamando a collaborare alcuni tra i più grandi esponenti del Rinascimento italiano, tra cui Donatello, Leon Battista Alberti, Andrea Mantegna –che dipinse tra l’altro la celebre "camera degli Sposi"- Giulio Romano. La decadenza della città iniziò con il saccheggio del 1627 e la peste del 1630; passata sotto dominio austriaco, fu annessa al Regno d’Italia nel 1866. L’espansione territoriale della città nel corso del Novecento è stata frenata dalla presenza dei laghi, vera barriera fisica e forse psicologica. Se da un lato questo ha salvaguardato pressoché intatto uno dei centri storici più importanti d’Italia, dall’altro ha lasciato ancora insoluto il problema d’armonizzare le splendide tracce del passato, meta d’importanti flussi turistici, con la necessità di un centro urbano che deve soddisfare precisi impegni di carattere amministrativo e che non vuole essere solo il museo di se stesso.