Piani di volo La festa di santa Fina a San Gimignano
di Caterina Comi
fotografie di Bruno Bruchi
in collaborazione
Itinerario
San Gimignano

Abbadia Isola

Castello della Magione di San Giovanni al Ponte a Poggibonsi

Siena

Santa Fina
 
nei dintorni
La Firenze insolita

La Firenze rinascimentale

Pontormo e Santa Felicita

Perseo in Piazza della Signoria
 
photo gallery
La campagna Toscana
 
per saperne di più
L'oste meraviglioso
Allora però era pieno di ospedali, come quello di Poggibonsi, ma anche di botteghe, di fabbri e di osterie che invece si facevano pagare eccome e fecero così tanti buoni affari che San Gimignano si riempì di torri, perché invece della villa allora, chi aveva i quattrini si costruiva la torre. Ora di torri ce ne sono rimaste quattordici, ma erano dice settantadue, e siccome ognuno per fare bella figura voleva fare la torre piu' alta, alla fine fu vietato a tutti di superare l'altezza della torre del palazzo del sindaco che allora si chiamava Podesta', che veniva chiamata "rognosa", alta piu' di cinquanta metri, che, a quanto pare, allora gli sembravan pochi. Se volete un consiglio andate a vedere San Gimignano la mattina presto quando non c'è in giro ancora nessuno.

Pensate allora che gran cosa doveva sembrare, questo posto, a chi, dopo aver camminato tutto il giorno per la campagna, arrivava in queste belle vie e ci trovava tutto quel ben di Dio. Ma torniamo a Santa Fina, che era una ragazzina che stava proprio a San Gimignano. Dovete sapere che c'e' una leggenda su questa santa. Santa Fina era una ragazzina che un giorno decise di ritirarsi in solitudine per pregare e fare penitenza. Si ammalo' anche e passo' gli ultimi cinque anni della sua vita su un letto fatto solo di un tavolaccio di legno, aiutata da una donna che l'assisteva senza vedere nessun altro, se non il diavolo che la tentava.

Ma lei riusci' sempre a resistere al diavolo e dopo tanto soffrire, il giorno in cui mori', giovane giovane e senza essersi lamentata mai, tutti i prati di San Gimignano si riempirono di viole. Ma in primavera d'altronde non ci sarebbe stato niente di strano, ma queste viole erano diverse da tutte quelle che c'erano sempre state. Infatti non erano di colore viola, ma gialle, e la gente non l'aveva mai viste prima a San Gimignano. Tutti pensarono che era un miracolo per la morte della povera Fina, che infatti poi divento' santa e la viola fu chiamata proprio viola Santa Fina. Il dodici di marzo si festeggia questa santa e se andate a San Gimignano intorno a quei giorni potete trovarla ancora sui prati della Rocca e dei giardini, la viola Santa Fina, mentre nella cattedrale e un po' per tutto il paese troverete tante messe e processioni che vengono fatte per onorare questa piccola santa