appunti di volo
Tra storia e leggenda... le bellezze di Palmi
di Antonino GENOVESE
Sommario
Le bellezze di PALMI
Tra storia e leggenda
La pesca del pescespada
Le feste principali
I monumenti da vedere
Le golosità della zona
Tra storia e leggenda

La Costa di Palmi offre spiagge sabbiose incantevoli, quali la Tonnara nota per lo scoglio dell'Ulivo per un albero di ulivo che era allignato sullo scoglio e Pietre Nere, nonché splendide scogliere: Marinella, Pietrosa, Rovaglioso.

Una punta della costa è denominata Punta di Donna Canfora, dal nome di una splendida ragazza del posto, rapita da una torma di saraceni in una delle frequenti loro scorrerie; il suo canto struggente di nostalgia per i mai più ritrovati luoghi natii è avvertito dalla gente del posto nelle notti di tempesta.
Per segnalare l'arrivo dei saraceni erano state erette lungo il litorale alcune torri di avvistamento, qualcuna di esse ha resistito alle ingiurie del tempo e degli uomini.

Per completare le note di paesaggio, dirò che la città è sovrastata dalla mole del monte S.Elia che assume la forma di un leone accovacciato; il nome del monte è dato da un eremita di una comunità di monaci basiliani di nome Elia appunto che trascorreva le giornate in preghiera sulla cima dell'asperità.

La leggenda vuole che l'eremita , insolentito dai frequenti ammiccamenti peccaminosi di Satana, persa la pazienza (anche questa dote, nei santi ha un limite), diede una spinta e sbatté su una roccia il diavolo che da lì ruzzolò nel sottostante mar Tirreno nel punto in cui emerse dal mare il vulcano, tutt'ora attivo, Stromboli.
Anche oggi, il visitatore potrà ravvisare in un macigno posto in cima alla montagna le impronte dei piedi di Satana, due buche rossastre scavate nel granito. La popolazione del luogo vive di agricoltura (si producono un ottimo olio ed un eccellente vino, nonché saporita frutta ed ortaggi), vive anche di attività terziaria (sono allocati in Palmi importanti uffici pubblici) e di pesca.