Piani di volo Gita in barca a vela da Andora a Mentone

di Walter COTTAFAVA
 
sommario
La vela vola

La partenza da Andora

L'arrivo a San Remo

Guai in vista

Arriva il Maestrale

La paura cresce

L'attracco a Mentone
 
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Spunti sulla Riviera di Ponente

A spasso nelle Cinque Terre

Genova ed il suo centro storico
 
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Si parte dal porto di Andora - Savona

Una bella gita di cinque - sei giorni ha prodotto in me le sensazioni più disparate, gioia alla vita, forza e vitalità tali da rigenerarmi per un anno intero sebbene mai ricadrò negli stessi errori da principiante che nessuno dovrebbe mai commettere.
La barca è un Illimit di sei metri con quattro cuccette super invelata per le sue dimensioni e divertente da condurre, tanto da permette di apprezzare il mare in tutte le sue sfumature in quanto reagendo al minimo alito di vento insegna ad osservare il mare, le onde increspate il colore dell'acqua che cambia per un refolo in arrivo, ben comportandosi anche con mare formato. Questo buon comportamento in mare agitato di NUMA I non lo conoscevo a fondo in quanto difficilmente, nei biquotidiani bordi fuori del porto avevo incontrato un mare così.
Ma torniamo al dunque. Durante le vacanze di agosto, decido di fare una piccola crociera, stufo di fare i soliti bordi nei pressi di Andora, stufo di ingaggiare ogni barca a vela che usciva per confrontare le mie capacità e quelle di NUMA I sempre pronta a superare se stessa con un guizzo, come un pesce, per far valere la sua personalità.
Chiedo a tutti gli amici del porto rilassati e pigramente adeguati ai ritmi sempre uguali del luogo, immersi in profumi mutevoli dell'odore del mare, delle creme abbronzanti o delle grigliate a poche centinaia di metri dalla riva. Nessuno è invogliato ad affrontare i rischi e le incertezze di un "lungo" viaggio fino alle coste francesi.
Un unico matto, fresco di patente nautica (io non ce l'ho e non voglio averla), rimane affascinato dalla richiesta. Il velista coraggioso è UNCINO con il suo ALDEBARAN II una goletta in legno di tredici metri. In porto abbiamo tutti dei soprannomi di fantasia per chiamarci, per gioco, per sentirci ancora più uniti ed amici. Bandito, Uncino, Forza tette, sono i miei amici. Paperino e Cousteau sono invece il soprannome di Dario e mio. La storia di tali soprannomi e le motivazioni meriterebbero un racconto come il recupero in mare di una grossa elica che ha rafforzato il mio soprannome. Il rapporto è impari come paragonare una canadese con un camper di otto metri ma è deciso si parte subito nel primo pomeriggio dopo aver acquistato un po' di cibarie ed acqua, soprattutto acqua in quanto l'Evian in Francia ha costi stratosferici.