Piani di volo Gita in barca a vela da Andora a Mentone

di Walter COTTAFAVA
 
sommario
La vela vola

La partenza da Andora

L'arrivo a San Remo

Guai in vista

Arriva il Maestrale

La paura cresce

L'attracco a Mentone
 
scopri Liguria
Spunti sulla Riviera di Ponente

A spasso nelle Cinque Terre

Genova ed il suo centro storico
 
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Diano Aretino

Diano Castello

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Cervo Ligure

Villa Faraldi

Genova ed il suo porto

L'arrivo a Mentone: siamo salvi

Arriviamo finalmente a Mentone dove altre peripezie ci attendono. Manca la benzina al povero motore rimasto sempre acceso al massimo della sua potenza. L'arcobaleno dopo la tempestaNon succede in un momento qualsiasi ma proprio all'imboccatura del porto quando il motore è essenziale. Ce la caviamo con un rapido rabbocco rovesciando carburante ovunque in pozzetto ma anche un po' nel serbatoio. Ormeggiamo nel posto sbagliato ma siamo contenti. Questa volta per essere vivi, per essere sopravvissuti agli errori e sottovalutazioni da inesperto marinaio della domenica che però alla fine si è riscattato al timone non permettendo al mare di impartirci il suo giusto castigo che per noi avrebbe potuto essere anche mortale.
Ma, sempre il mare, ora mi ha insegnato qualcosa che già sapevo ma non avevo pienamente compreso. Evitare uno solo di quei numerosi errori contemporanei ci avrebbe risparmiato quella pericolosa situazione. Bollettino meteo non ascoltato, cielo terso, nessuna barca in mare a metà agosto, barometro non osservato, il VHF non utilizzato, sono gli errori principali . Grazie NUMA I, grazie per aver retto alle sollecitazioni con la grinta di uno scafo oceanico, grazie per non aver punito il tuo inesperto padrone arrendendoti alle forze che ti sollecitavano, Un meritato riposo sulla spiaggiatu che anni fà, prima di confrontarti quotidianamente in acqua ti sei sentita definire barca da lago inadatta al mare. Guardiamo l'orologio e facciamo dei calcoli, ci troviamo in porto dopo un percorso di oltre quaranta chilometri fatto in poco più di due ore.
Quando eravamo a poco meno di un chilometro al largo dalla sicura rada di Villefrance. Non ho mangiato quella sera e non ho fatto neppure il bagno il giorno dopo ma, ripresomi dallo spavento, il viaggio è poi proseguito regolarmente fino a Beaulieu dove abbiamo ritrovato gli amici preoccupati, concludendosi poi a Villefrance dove abbiamo trascorso una favolosa notte in rada alla ruota.
Altra sensazione bellissima che consiglio di provare diversamente dall'avventura che non è bene raccontare ad esperti marinai senza provare vergogna ma che è capitata ed è servita a migliorarmi le scarse capacità ed esperienze senza riuscire minimamente a togliermi la voglia di mare e di vela.