appunti di volo

Dublino, l’ambita meta

scritto da Monti Luciano
Traduzione di Marelli Emiliano

L'itinerario
I luoghi
La partenza
e l'arrivo a Stansted
Dublino
Alla volta di Cork e Blarney
Verso Galway
Le scogliere di Moher
Bicycle tour of Aran Island
Dublino fair city
Cavalchiamo l’onda a Strandhill
To Sligo
Return to Dublin
Ringraziamenti

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MayDay! MayDay!
Le informazioni sui luoghi

Dublino: ambientamento e 1°-2° morale del Tek

Arrivati in ritardo a Dublin, perdiamo il nostro contatto, fuggito alle isole Aran; probabilmente per non vederci…, ma Elena non riuscirà a liberarsi di noi così facilmente! (Naturalmente sto scherzando). Nulla è perduto, i depliant dell’ufficio turistico irlandese recuperati al BIT serviranno pure a qualcosa! Così, stravolti dalla nottata insonne unita alla giornata devastante di viaggio, impieghiamo circa un ora per capire quale bus può portarci a Rush, sede del campeggio che abbiamo scelto!

Decidiamo di telefonare al campeggio per chiedere la disponibilità per la sera e fortunatamente l’addetto ci spiega anche quale bus dobbiamo prendere per arrivare fino al camping! E’ incredibile sono riuscito a parlare al telefono con un irlandese! (madonna… e chi sei… lo RE?!) Allora il corso di inglese serve a qualcosa!!!

La corsa (siamo andati a piedi o in autobus?!) per arrivare a Rush dura circa 45 minuti e durante il tragitto conosciamo ANTONINO e CAPSULA, due inter-railers che, come noi, campeggiano nel mitico "North Beach camping" ma che, a differenza di noi, (scopriremo poi) hanno l’abitudine di lavarsi ben poco. Montiamo la tenda sotto una pioggia fine ma battente e la Bertoni Raid 3 dimostra la sua potenza tenendo benissimo la pioggia torrenziale notturna.

Il mattino seguente ci svegliamo sotto un sole che picchia: in Irlanda il tempo cambia nel giro di poche ore, come nei paesi tropicali! Ci dedichiamo subito alla cucina; qui scopriamo che i cibi pronti non sono così schifosi e nelle situazioni più disparate sono la soluzione migliore!

Barattiamo con i nostri nuovi amici tony e capsula il nostro succulento piatto caldo con del prosciutto (parola grossa chiamarlo così: ham, e lo mangi in un boccone!) e pane, ed il piatto della giornata è fatto! Fornellino + moka + lavazza oro: la giusta ricetta per gustare il caffè italiano. Sembra quasi che stia facendo pubblicità...(io non mi sento né nei panni di Laurenti né di quelli di Bonolis, fai tu..)...

E’ incredibile come dopo solo due giorni manchi questo piacere:il rumore della moka che allieta le nostre orecchie è una sensazione piacevolissima.

1° MORALE del TEK:Molte volte non ci rendiamo conto come piccole cose possono cambiare la giornata, siamo troppo abituati alle nostre comodità ed al benessere che non apprezziamo le cose più semplici.

Dopo il primo pasto decente decidiamo di lavare i panni visto che il sacco nero della roba sporca inizia ad aumentare e la bella giornata ci aiuterà ad asciugare il bucato. Il consiglio della mamma di portare del detersivo in polvere è azzeccatissimo! Ci serve dappertutto, anche per lavare i piatti. Andiamo poi in spiaggia, visto e considerato che è attaccata al campeggio.

Io e PD pensiamo subito al Business a cui porterebbe quella immensa distesa di sabbia fine lasciata a se stessa. Chilometri di spiagge senza un bagno, né un hotel, né un ristorante! Non comprendiamo come nessuno ci abbia mai pensato! Poi guardiamo meglio: le scogliere sul mare, la gente rilassata distesa sulla sabbia di quella spiaggia che è di tutti, i cani che scorrazzano di qui e di là accanto al padrone e quell’isolotto dove la gente pesca granchi e lumache!

2° MORALE del TEKQueste persone stanno veramente bene e forse è giusto che tutto rimanga così.

Dopo un paio di ore di contemplazione ci rendiamo conto di non essere dei pensionati e che è giunta l’ora di attivarci ed andare verso la grande città: un bel giro per conoscere i monumenti, le RAGAZZE e farci una bella PINTA DI GUINNESS! Che siamo venuti a fare se no?

Essendo legati (e terribilmente affezionati…) ai mezzi pubblici, il ritorno deve avvenire assolutamente prima delle 11, altrimenti ci tocca pernottare nei sobborghi di Dublino, cosa sconsigliata da molti, visto l’alto tasso di delinquenza. Trascorriamo una bella serata in TEMPLE BAR, centro nevralgico di Dublino, in uno di quei pub tipici dove scorre a fiumi la birra, accompagnata dalle inebrianti note della musica irlandese. Ordiniamo anche noi una pinta della nera e la sorseggiamo in questa atmosfera: tutto questo non mi sembra vero, è così bello scoprire la tradizione e la cultura di questo popolo.