appunti di volo

Dublin to Sligo to Strandhill

scritto da Monti Luciano
Traduzione di Marelli Emiliano

L'itinerario
I luoghi
La partenza
e l'arrivo a Stansted
Dublino
Alla volta di Cork e Blarney
Verso Galway
Le scogliere di Moher
Bicycle tour of Aran Island
Dublino fair city
Cavalchiamo l’onda a Strandhill
To Sligo
Return to Dublin
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MayDay! MayDay!
Le informazioni sui luoghi

Cavalchiamo l’onda a Strandhill

Puntiamo il treno verso Sligo e raggiungiamo la cittadina di Strandhill, luogo del nostro campeggio, posizionata sull’Atlantico.

Non ci rendiamo conto dove siamo fino a quando non ci arriviamo! La temperatura è autunnale, il vento spazza ciò che incontra, del resto l’Atlantico fa la sua parte!
Di autobus neanche l’ombra (sono le 19.00) e ci vediamo costretti a prendere un taxi per raggiungere il campeggio: l’autista è scatenato.

Il campeggio è una sorta di "prima linea", un campo di guerra fatto di fosse e collinette; inizialmente non realizziamo che sono conce protettive… dal vento impietoso ed imperterrito!!!
Completamente al buio montiamo la tenda senza sapere se verremo annegati dalle onde furibonde del vicino mare o calpestati da qualche automezzo in circolazione. L’unica certezza è il freddo, il peggiore patito fin ora! In Italia in questo periodo tutti si lamentano per il caldo soffocante!

Mentre la tenda si spiegazza dal vento, appoggiandosi delicatamente sui nostri volti, cerchiamo di addormentarci almeno combattendo il gelo: maglie, un paio di maglioni, giubbino più coperta in pile, comprata nel mitico Penneys store, risultano azzeccati per l’occasione.
E prima ancora di metterci sotto branda abbiamo dovuto riempire lo stomaco: due ore per produrre un paio di razioni di pasta , non vi dico la soddisfazione nel mangiarla! La camomilla ci restituisce tepori e caldi sintomi nel nostro corpo: la scoperta di un’ ottimo antidoto contro il freddo!

Il tempo si presenta tetro anche la mattina, la gente parla di un tempo meraviglioso fino al giorno precedente, anche se ci riesce difficile crederlo! Ma qui in Irlanda tutto cambia repentinamente!

PD si alza abbastanza presto causa mal di schiena (dormire per terra si fa sentire…) e perlustra la zona: la spiaggia si distende per circa 3 km, un pò sabbia e un po’ sassi, prossima al paesino di Strandhill e all’aeroporto…

Una decina di surfisti si apprestano a cavalcare le onde spinte dal vento (probabilmente un parente di quello notturno…). Fortunatamente non piove e facciamo un giro in paese....finito!!! Bastano forse 100 passi per osservare la cittadina!

Sono le 11, giusto l’ora della colazione, così ci infiliamo nell’unico bar del paese, di fronte al mare in burrasca! Bancone sul fondo, una decina di tavoli con tovaglia di plasticone bianca e rossa, pavimento in legno arso e consumato che ti delizia con il suo perpetuo scricchiolare: praticamente come John Wayne nel Far West!

Io mangio la classica FULL IRISH già più volte descritta, unica pecca le salsicce… sono inguardabili e hanno un sapore opprimente e non vorrei conoscerne il contenuto!; mentre il bacon è meraviglioso, un gusto che soddisferebbe chiunque!
PD ordina un insalata di salmone affumicato veramente spettacolare, molto fresco e servito con uno spessore di mezzo centimetro! Mentre se lo gusta soddisfatto, gli rubo un pezzo.

Adesso ci aspetta la nota dolente: " i panni da lavare". Il giorno precedente abbiamo accumulato degli indumenti sporchi e, essendo lo spazio negli zaini molto limitato, una volta ogni tanto bisogna prostarsi a fare le massaie. Visto il vento di questo paese, concludiamo che l’asciugatura sarà un gioco da ragazzi, sfruttando il grande phon naturale!

Ci mettiamo al lavoro, allestiamo l’attaccapanni "prendendo in prestito" dei pali di legno da un cantiere accanto ed è fatta: sembra proprio un accampamento di zingari....