PIANI DI VOLO

Monastero della Trinità di San Sergio

di Francesco & Angela

L'itinerario
Il luogo
A volo radente
Passeggiando all'interno
Cattedrale dell'Assunzione
Cattedrale della Trinità
Chiesa di San Sergio
Il campanile e le chiese
Gli appartamenti dello zar
Breve storia

Il viaggio per immagini
a volo radente
Una breve storia

Il Monastero della Trinità di San Sergio fu fondato da Sergio di Radonezh, che pur essendo di famiglia nobile, nel 1337 si trasferì nella foresta a nord di Mosca nella ricerca di solitudine insieme al suo fratello maggiore Stefano, già monaco, e costruì una chiesetta di legno alla quale diedero il nome della Trinità Divina.
Molti pellegrini vennero attratti dai racconti sulla bontà di Sergio, e così in pochi anni San Sergio costitui una comunità molto attiva insieme alla quale si dedicò alla creazione di un complesso religioso di prim'ordine, e fondò il monastero della Trinità, intorno al 1345.

Con determinazione egli incoraggiò i principi russi a unirsi contro gli invasori mongoli e, nel 1380, il principe Dmitrij Donskoj, comandante dell'esercito russo, chiese la sua benedizione prima di attaccare i mongoli a Kulikovo. La vittoria russa e la scoperta che il corpo di Sergio era rimasto miracolosamente illeso dopo un attacco mongolo nel 1408 al monastero, portarono alla canonizzazione nel 1422.

Dopo la morte del suo fondatore, il monastero di Sergiev Posad subì nel 1408 un terribile incendio che lo distrusse completamente, ma la sua fama consentì a Nikon, successore di San Sergio, di ricostruirlo in soli quattro anni grazie all'aiuto della monarchia.
Nel mese di luglio del 1422, mentre Nicon era il padre superiore, la reliquia di San Sergio fu scoperta; fu canonizzato e divenne il patrono della regione.

In occasione della canonizzazione del santo all'interno del monastero fu innalzato il primo edificio in pietra, la cattedrale della Trinità, coronata oggi da una cupola solitaria e dorata commissionata dallo zar Ivan il Terribile come celebrazione della presa di Kazan nel 1552.

Nel 1608-10, nella cosiddetta Epoca dei disordini, i monaci resistettero all'assedio dell'esercito polacco e intorno al 1680 il giovane Pietro il Grande vi trovò rifugio durante la rivolta degli Streltzi.
Il monastero fu chiuso dai bolscevici nel 1919, ma fu concessa la riapertura nel 1946 quando divenne la sede centrale della chiesa ortodossa russa.
Nel 1988 la sede stessa è stata trasferita nelle nuove proprietà del monastero Danilovskij.